La normativa vigente prevede che ogni consumatore, sia esso un utente privato o un professionista, possa conoscere le prestazioni minime che dovrà garantire una connessione dati attivata presso qualunque operatore di telecomunicazioni.
La velocità Internet è un tema sul quale si concentrano spesso le disquisizioni degli utenti: sono frequentissime le lamentele di abbonati che sostengono di non raggiungere assolutamente le prestazioni pubblicizzate dal provider.
Per stabilire la velocità Internet e, quindi, la banda disponibile in download e in upload, esistono tanti test online ma solamente uno (vedere più avanti), realizzato da AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e Fondazione Ugo Bordoni, consente – ove necessario – di presentare una contestazione formale all’operatore di telecomunicazioni.
Prima di offrire qualunque suggerimento, è indispensabile essere in possesso di alcuni elementi di fondamentale importanza:
1) Conoscere la differenza tra Megabit e Megabyte: Differenza tra Megabit e Megabyte: come non cadere in errore. Nelle offerte di connettività pubblicizzate da ogni operatore la velocità massima ottenibile è espressa in Mbps (Megabit per secondo).
2) Quando si esegue qualunque test, verificare che non ci siano trasferimenti dati in corso, né in download né in upload.
Ogni volta che si controllano le prestazioni della propria connessione Internet, sarebbe bene – per avere un dato attendibile – disattivare il modulo WiFi sul router (in modo che nessun client wireless possa temporaneamente collegarsi) ed effettuare la prova da un PC collegato mediante cavo Ethernet. Tale PC dovrà essere l’unico connesso al router.
3) Verificare che il PC usato per il test non effettui trasferimenti dati.
Se il PC effettuasse qualche trasferimento dati durante l’effettuazione del test, le prestazioni della connessione Internet potrebbero apparire nettamente inferiori rispetto alla situazione reale. È quindi fondamentale controllare che il PC non scambi altri dati durante l’esecuzione del test sulla linea: qualunque attività di scambio dati in background, compreso il download o l’upload (in Windows 10) degli aggiornamenti del sistema operativo potrebbe falsare il risultato.
Prima di effettuare il test, una buona verifica consiste nel premere la combinazione di tasti CTRL+MAIUSC+ESC per aprire il Task Manager, cliccare sulla scheda Prestazioni quindi sulle voci Ethernet.


Se, per tutte le schede di rete (Ethernet), il traffico fosse sostanzialmente a zero, allora si potrà eseguire il test della connessione in uso.
4) In caso di problemi controllare sempre che non si tratti di un problema momentaneo.
Spesso la velocità della connessione Internet non soddisfacente può dipendere da un problema di routing momentaneo, talvolta neppure dovuto al provider con il quale si è stipulato un abbonamento. Altre volte esistono problemi di rete verso siti web specifici, basati su server collegati alla rete di uno stesso operatore o sulla tratta internazionale.
Solo dopo aver effettuato i controlli illustrati ai punti precedenti, è possibile eseguire uno speed test.
I vari speedtest disponibili in rete consentono di effettuare una stima della banda disponibile in kbps, Mbps o Gbps. Essi aiutano a valutare la capacità del collegamento ma il risultato può essere considerato sufficientemente attendibile se e solo se – come spiegato in precedenza – i dispositivi collegati al proprio router non fossero impegnati in trasferimenti dati in upload/download.
Un ottimo speed test, forse il più veloce e immediato disponibile “sulla piazza” è speedtest Fast.com.
Fast.com non restituisce informazioni sulla velocità di trasferimento dati in upload né indica la latenza rilevata ma in men che non si dica offre un responso sulla banda disponibile in downstream.
Tra gli strumenti più famosi resta ovviamente sempre in auge lo Speed test di OOKLA.